Gli ultimi aggiornamenti legislativi hanno introdotto rilevanti cambiamenti nei servizi riguardando sia gli aspetti sanitari sia quelli sociali, proponendo una ridefinizione delle metodologie di intervento sulla base di alcuni principi quali la programmazione, la partecipazione, la coprogettazione e l’integrazione, al fine di pianificare interventi rispondenti ai bisogni specifici.
Le regioni sono tra le amministrazioni maggiormente coinvolte dalla legislazione sulla disabilità, che affida loro numerosi compiti riguardo il finanziamento, l’erogazione ed il controllo di molteplici servizi.
Il Sistema Sanitario pubblico è coinvolto a diversi livelli sulle tematiche della disabilità e non solo dal punto di vista più strettamente sanitario ma anche da quello legislativo, per quanto riguarda ad esempio il riconoscimento dello stato patologico, l’invalidità civile, il rilascio di protesi e ausili.
Il Servizio sanitario regionale assicura l’assistenza sanitaria e socio sanitaria alle persone con disabilità, fragilità e non autosufficienza. Le Aziende sanitarie, tramite i Servizi di Medicina legale e le Unità Valutative Multidimensionali (U.V.M.), rilasciano certificazioni e valutazioni utili per definire i progetti individuali destinati alle persone con disabilità, gestiti in maniera integrata dall’Azienda sanitaria e dal l’Ente gestore delle funzioni socio-assistenziali con i Servizi sociali del Comune.
L’assistenza alle persone con disabilità e non autosufficienti si concretizza nel passaggio dalla cura al prendersi cura della persona. Quando le condizioni cliniche lo permettono, e il nucleo familiare può garantire adeguata disponibilità di presenza e comfort ambientale, le cure sono offerte prioritariamente a domicilio; in alternativa, gli assistiti sono ospitati in strutture residenziali o semiresidenziali, accreditate dal Servizio sanitario regionale per l’erogazione delle prestazioni di cui hanno bisogno.
Le persone con disabilità, o coloro i quali ne hanno bisogno anche per un periodo limitato di tempo, possono accedere all’assistenza protesica e integrativa. Le Aziende sanitarie garantiscono la fornitura di protesi, dispositivi medici e ausili secondo quanto previsto dal Nomenclatore tariffario nazionale. Il Servizio Sanitario Nazionale garantisce ai cittadini affetti da minorazioni fisiche psichiche o sensoriali, l’erogazione di protesi e di ausili per compensare al massimo livello possibile la perdita di abilità determinata dall’evento invalidante e sviluppare l’autonomia personale.
Le prestazioni di Assistenza integrativa (fornitura di alimenti speciali, materiale di medicazione, materiale d’uso) non necessitano del requisito dell’invalidità civile e sono riservate ai cittadini residenti nel territorio della Regione Umbria.